mercoledì 30 settembre 2009

Considerazioni libere (9): a proposito di offerte di lavoro...

Alcuni giorni fa scorrevo, come al solito, le varie offerte di lavoro pubblicate su uno dei tanti siti specializzati e mi sono imbattuto in questo annuncio: "Società seleziona ingegneri architetti bella presenza figure femminili. Società di consulenza di prestigio, centro storico Bologna, cerca figura professionale femminile (Ingegnere o Architetto) da inserire nel proprio organico". In un primo momento sono passato oltre, non sono né ingegnere né architetto - né donna - e quindi quell'annuncio non faceva sicuramente per me. Poi mi è tornato in mente e mi sono arrabbiato. Molto. E questa rabbia vorrei condividerla con voi.
Nella sua prosa asettica e convenzionale, questo annuncio nasconde tutti gli stereotipi sul ruolo della donna nella nostra società. A me, e certo anche a voi che mi leggete, sembra ovvio che un ingegnere o un architetto debba essere assunto in base alla competenza, al curriculum scolastico e universitario, alle precedenti esperienze professionali. E questo dovrebbe valere per qualsiasi altro lavoro. Eppure di tutto questo non si fa menzione nel testo dell'annuncio - neppure per inciso, per dare una parvenza di moralità - perché la selezione avviene tra donne e quindi il requisito unico richiesto è quello della bella presenza. Pensate come deve essere mortificante per una ragazza che ha raggiunto un traguardo difficile, come la laurea in ingegneria e in architettura (dove le cose bisogna saperle e non ci si può improvvisare con le parole, come tendiamo a fare noi laureati in filosofia) leggere che quel percorso viene valutato soltanto in base a quanto sono slanciate le sue gambe o quanto sono luminosi i suoi occhi. Naturalmente non deve esserci neppure lo stereotipo contrario, ossia non possiamo considerare poco preparata un'ingegnere solo perché ha un bel seno.
Evidentemente chi ha scritto quell'annuncio - credo sia un uomo - sapeva esattamente di cosa aveva bisogno per qualificare l'organico della "società di consulenza di prestigio". Evidentemente i clienti dello studio, anch'essi sicuramente prestigiosi e uomini, preferiscono che i progetti siano illustrati da ingegneri e architetti donne di bella presenza. Evidentemente tutti loro leggono riviste prestigiose, dirette in genere da uomini, in cui quasi per ogni pubblicità serve l'immagine di una bella donna (anche i pubblicitari sono in genere uomini). Evidentemente tutti loro hanno sentito che per essere ammessi a certe frequentazioni prestigiose occorre essere accompagnati da belle donne. Evidentemente il problema è che comandano ancora troppo gli uomini.

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