venerdì 19 marzo 2010

"Un soldato di Lee" di Jorge Luis Borges


L’ha raggiunto una palla sopra la riva
D’una chiara corrente di cui il nome
Ignora. Cade bocconi (è vera
La storia, e più d’un uomo fu quell’uomo.)
La brezza d’oro muove gli oziosi
Aghi delle pinete. La paziente
Formica scala il volto indifferente.
Sale il sole. Già molte cose cambiarono
E molte cambieranno sino a questo
Giorno dell’avvenire in cui ti canto.
Per te, che senza il beneficio del pianto
Sei caduto, come cade un uomo morto,
Non c’è marmo, che custodisca la tua memoria;
Sei piedi di terra sono la tua oscura gloria.

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