mercoledì 7 luglio 2010

Considerazioni libere (136): a proposito di carboni ardenti...

Oggi voglio raccontarvi una piccola storia estiva, una di quelle storie che sembrano di "colore", ma che descrivono molto bene la nostra società.
Domenica scorsa nove dirigenti di Tecnocasa sono stati costretti a rivolgersi al pronto soccorso per ustioni ai piedi, fortunatamente solo due sono stati ricoverati al centro grandi ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio. I malcapitati avevano tentato - evidentemente senza riuscirci - di fare una passeggiata sui carboni ardenti. Gli incauti agenti immobiliari erano stati mandati dalla loro azienda a un "motivation day", una giornata per imparare a conoscere se stessi e aumentare la loro autostima, con una serie di test e di giochi di ruolo culminanti nella passeggiata sui carboni ardenti. Ecco come Alessandro Di Priamo, il "docente" della giornata, descrive sul proprio sito la sua lucrosa attività.
Attraverso la camminata sui carboni ardenti, i partecipanti impareranno come cambiare i propri stati d’animo ed i comportamenti per essere in grado di compiere azioni concrete ed ottenere nuovi risultati. La pirobazia aiuta le persone a formarsi una nuova rappresentazione interna delle proprie possibilità. Se qualcosa che appariva "impossibile" era soltanto una limitazione della mente, quante altre "impossibilità" saranno in effetti altrettanto possibili? Sfidati e vai Oltre con Alessandro: farai la camminata più lunga ed emozionante in Italia: 12 mt.

Chi sta cercando o ha cercato lavoro in questi tempi si è certamente imbattuto in esperti delle risorse umane, motivatori e altre figure del genere che sottopongono test sulle motivazioni, che propinano ai candidati sempre gli stessi giochi di ruolo, che esaltano le virtù delle proprie aziende, in cui immancabilmente si trova un ambiente giovane, dinamico, teso al risultato e alla crescita personale, che ti raccontano tutto questo subito prima di presentarti un misero contratto di collaborazione a progetto. Fortunatamente a nessun candidato viene ancora chiesto di camminare sui carboni ardenti, ma forse qualcuno ci penserà.
Al momento non si sa quanto la passeggiata sui carboni ardenti per gli agenti di Tecnocasa sia stata una scelta libera e volontaria o imposta dall'azienda; quasi sicuramente sia l'azienda sia soprattutto l'esperto di coaching estremo si sono tutelati e risulterà che i nove hanno volontariamente deciso di sottoporsi a questa prova; magari qualcuno di loro era davvero convinto e gli altri, presumibilmente la maggioranza, lo hanno fatto per non sfigurare davanti ai colleghi e ai capi.
Peraltro camminare sui carboni ardenti senza bruciarsi non è né l'indice di una particolare apertura della mente né il segno di doti soprannaturali; basta essere allenati e cercare di tenere il meno possibile a contatto le palme dei piedi con la brace, che è un pessimo conduttore del calore.
Un'ultima considerazione. Il "Corriere della sera" ha riportato la notizia, ma ha omesso il nome dell'agenzia immobiliare. Forse per non gettare luce su uno sponsor? Non so, ma certo quando giustamente i giornali fanno la battaglia contro la cosiddetta "legge bavaglio", credo che sia sbagliato che accettino queste forme di autocensura. Non credo che i loro lettori smetteranno di rivolgersi alle agenzie Tecnocasa quando devono acquistare casa, magari si limiteranno a dare un occhiata ai loro piedi.

1 commento:

  1. Difficile commentare. Ormai anche i penieri sono di plastica, la gente si lascia siliconare le tette, le labbra, il cervello.... e così finisce per dare credito ad un imbecille.
    Lavoro da anni nelle azienda e quando sento parlare di "mission" comincio a guardarmi attorno preoccupato.
    Caro Luca, la penso politicamente in modo diverso da te, e quello che vorrei è un'imprenditoria vera non di "plastica". Forse servirebbe un pò più di tempo per spiegarmi: io vengo da una cittadina dove "la fabbrica" ha fatto le case per gli operai, il circolo delle bocce, dove c'era la befana "della fabbrica", le borse di studio per i figli dei dipendenti che avevano i migliori risultati a scuola. Si lavorava sodo ma c'era anche un modello sociale sicuramente scomparso dietro le mission, i contratti a progetto, e le logiche del "tanto peggio tanto meglio".
    Ma tutto questo (in un italiano pessimo)è solo per esercitare il dubbio che in questo caso è accompagnato da un pizzico di malinconica perplessita sul fatto che le cose possano migliorare.

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