venerdì 24 dicembre 2010

Considerazioni libere (190): a proposito di bilanci...

Visto che siamo a fine anno, mi è venuta la curiosità di vedere le ultime "considerazioni" dello scorso dicembre, per capire come era finito il 2009 - e, conseguentemente, com'era cominciato il 2010. Nella nr. 48 del 19 dicembre ho parlato della protesta dei lavoratori della Coop Estense contro la tendenza a tenere aperti supermercati e negozi il maggior numero possibile di domeniche e giorni festivi; nella nr. 49 del 22 dicembre ho raccontato la storia di James Bain, che ha ha trascorso 35 anni nelle carceri statunitensi, con l'accusa di aver rapito e violentato un bambino, attendendo oltre una decina d'anni che una corte accettasse di sottoporlo alla prova del Dna, cosa che l'ha effettivamente scagionato; infine nella nr. 50 del 25 dicembre, il giorno di Natale, ho riportato, dal sito di Amnesty, l'intervista con Biram Dah Abeid, presidente dell'associazione Initiative de Résurgence du mouvement Abolitionniste de Mauritanie, sul problema della schiavitù in quel paese africano. L'ultimo post dell'anno, come potete vedere, è la poesia Soldati di Giuseppe Ungaretti.
Il 15 dicembre scorso e agenzie di stampa hanno dato la notizia che Biram Dah Abeid, insieme ad altri otto militanti della sua organizzazione, sono stati picchiati e arrestati, dopo aver manifestato per denunciare che due ragazzine di 9 e 13 anni sono tenute in stato di schiavitù a Nouakchott. Il 17 dicembre è stata eseguita in Oklahoma la prima condanna a morte con un farmaco usato nell'abbattimento degli animali; a causa della crisi economica, sono terminate le scorte del tiopentale sodico, il farmaco finora usato nelle iniezioni letali per sedare i condannati. Non cambia molto rispetto alla brutalità e all'ingiustizia della pena di morte, il modo con cui John David Duty è stato ucciso, ma certo fa una certa impressione commentare una notizia del genere. Per quello che riguarda le aperture domenicali basta darsi un'occhiata in giro. Ieri ho aggiunto nel mio blog un racconto di Calvino sul Natale; come è profetica questa frase.
Tutti erano presi dall'atmosfera alacre e cordiale che si espandeva per la città festosa e produttiva; nulla è più bello che sentire scorrere intorno il flusso dei beni materiali e insieme del bene che ognuno vuole agli altri.

Viste le notizie di questo dicembre e quelle del dicembre scorso, possiamo tranquillamente dire che quest'anno non è successo nulla.

1 commento:

  1. A volte il tempo sembra fermo, soprattutto quando si parla di soprusi e ingiustizie

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