lunedì 30 aprile 2012

"Il disoccupato" di Umberto Saba


Dove sen va cosí di buon mattino
quell’uomo al quale m’assomiglio un poco?
Ha gli occhi volti all’interno, la faccia
sí dura e stanca.
Forse cantò coi soldati di un’altra
guerra, che fu la guerra nostra. Zitto
egli sen va, poggiato al suo bastone
e al suo destino,
tra gente che si pigia
in lunghe file alle botteghe vuote.
E suona la cornetta all’aria grigia
dello spazzino.

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