martedì 12 giugno 2012

"Bevendo uzho..." di Vassilis Vassilikòs


Bevendo uzho "Sans Rival"
mi sono ricordato
d'antiche campagne,
di frasi smozzicate
fatte d'oliva e di pasturmá
e di un pezzo di formaggio di Kíthnos.
L'odore del pianterreno
e la chiave della latrina
sempre in mano al proprietario.
E Strátos e Procópios e Kóstas
e Vághias di Kozháni
che nella capitale voleva
diventare regista.
I miei amici che non possono più bere
e gli altri che adesso bevono senza di me.

E mi sono ricordato di tutto questo
come di una poesia di Kavafis in traduzione
quando non hai l'originale, quando,
non potendo reggere oltre
all'incendio della memoria,
versi nel tuo bicchiere molta acqua, metti del ghiaccio
e bevi allora un liquido
biancastro carico di nostalgia e dolcezza.

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