giovedì 19 giugno 2014

da "Il concilio degli dei" di Luciano di Samosata


Momo
Che venga bene a tutti.
Il parlamento legalmente radunato nel settimo giorno del mese, essendo Zeus pritano, Poseidone proedro ed Apollo epistato, Momo figliuol della Notte compilò, ed il Sonno recitò questo decreto.
Considerando che molti forestieri, non pur Greci ma barbari, immeritamente e furtivamente si trovano iscritti cittadini nostri e, tenendosi per Dei, hanno riempito il cielo, per modo che il nostro banchetto è una confusione di gente, un frastuono di lingue e di orribili favelle;
Considerando che è venuta a mancare l'ambrosia ed il nettare costa una mina il cotilo per il gran numero dei bevitori;
Considerando che la costoro baldanza è cresciuta a segno di voler discacciare dai primi seggi gli Dei antichi e veraci e sedervisi essi contro ogni diritto e legge, e di volere essi più di tutti essere onorati su la terra;
Il Senato ed il Popolo decreta:
Convocarsi parlamento in Olimpo al solstizio d'inverno, per eleggere arbitri sette Dei veraci, tre del vecchio senato sotto Crono e quattro dei dodici, tra i quali Zeus. Questi arbitri siederanno, dopo di aver giurato il legale giuramento per Stige: e Ermes per bando chiamerà tutti coloro che pretendono di appartenere al consesso degli Dei a comparire con testimoni giurati e titoli di famiglia.
Si presenteranno uno per volta: e gli arbitri, considerata ogni cosa, o li dichiareranno dei o li rimanderanno giù a riporsi nei loro sepolcri e nelle urne gentilizie.
Se alcuno degli scartati dagli arbitri tenterà risalire in cielo, sarà subissato nel Tartaro.
Di più ciascuno dovrà fare l'arte sua: Atena non far più la medichessa, né Asclepio il profeta, né Apollo far tanti mestieri, ma sceglierne uno solo, o l'indovino, o il citarista, o il medico.
Sarà comandato ai filosofi di non inventare nomi vuoti, né spropositare di cose che non sanno.
Dai templi e dagli altari di questi spodestati saranno tolte le statue loro, e invece messevi quelle di Zeus, di Era, di Apollo, o di alcuno degli altri: ad essi la loro città può fare un tumulo, con sopra una colonna invece di ara.
Chi non vorrà ubbidire al bando e presentarsi agli arbitri sarà condannato in contumacia.
E questo è il nostro decreto.

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