martedì 14 aprile 2015

"Storia universale" di Gianni Rodari


In principio la Terra era tutta sbagliata, renderla più abitabile fu una bella faticata.
Per passare i fiumi non c’erano ponti.
Non c’erano sentieri per salire sui monti.
Ti volevi sedere?
Neanche l’ombra di un panchetto.
Cascavi dal sonno?
Non esisteva il letto.
Per non pungersi i piedi, né scarpe né stivali.
Se ci vedevi poco non trovavi gli occhiali.
Per fare una partita non c’erano palloni:
mancava la pentola e il fuoco per cuocere i maccheroni, anzi a guardare bene mancava anche la pasta.
Non c’era nulla di niente.
Zero via zero, e basta.
C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare, e agli errori più grossi si poté rimediare.
Da correggere, però, ne restano ancora tanti:
rimboccatevi le maniche, c’è lavoro per tutti quanti.

1 commento:

  1. I miei figli hanno avuto la fortuna di avere un a maestra che in classe raccontava le favole di Rodari. Alcune le hanno imparate a memoria. Storie surreali che facevano riflettere e visualizzavano sfaccettature inaspettate...
    Alessio Billi

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