mercoledì 22 luglio 2015

da "Homer & Langley" di E.L. Doctorow

Il principale progetto di Langley era la raccolta dei giornali allo scopo ultimo di creare un numero unico ed eterno che andasse bene per qualsiasi giorno. […] Il progetto di Langley consisteva nel contare gli articoli di cronaca e archiviarli secondo la categoria: invasioni, guerre, stragi, incidenti d'auto, disastri ferroviari e aerei, scandali rosa, scandali ecclesiastici, rapine, omicidi, linciaggi, stupri, malefatte politiche con una sottocategoria per i brogli elettorali, reati della polizia, crimini della malavita, truffe finanziarie, scioperi, roghi di casamenti popolari, processi civili, processi penali, e così via. C'era una categoria a parte per i disastri naturali come epidemie, terremoti e uragani. Non le ricordo tutte. Langley mi spiegò che alla fine - non disse quando - avrebbe avuto sufficienti prove statistiche per circoscrivere i risultati agli avvenimenti definibili, per la loro frequenza, come manifestazioni fondamentali del comportamento umano. Dopodiché, grazie a ulteriori confronti statistici, avrebbe ottenuto un modello fisso in base al quale stabilire quali articoli andassero in prima pagina, quali in seconda, e così via. Anche le fotografie andavano commentate e scelte per la loro tipicità, ma questo, ammetteva, era difficile. Forse non avrebbe usato fotografie. Era un'impresa colossale, che lo teneva occupato parecchie ore al giorno. Correva fuori a comprare tutti i giornali del mattino, e più tardi quelli della sera, e poi c'erano i quotidiani finanziari, le pubblicazioni erotiche, quelle che trattavano dei vaudeville e dei fenomeni da baraccone, e così via. Voleva fissare la vita americana in un'unica edizione, quello che definiva il giornale di Collyer senza data, eternamente attuale, il solo giornale di cui la gente avrebbe avuto bisogno.

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