domenica 1 ottobre 2017

da " Le Troiane" di Euripide


Tacere? No, non tacere. Piangere.
Su che cosa?
Le mie povere ossa!
In che stato sono ridotta,
stesa su un letto di pietra.
Testa, tempie, fianchi: è tutto un dolore.
Voglio contorcermi sul dorso,
oscillando sui fianchi
e accompagnare a questo moto
lacrime e lamenti senza fine.
Anche questa è musica per chi soffre,
gridare sciagure senza danze.
Voi, spose infelici dei Troiani armati di bronzo,
voi vergini destinate a tristi nozze
Ilio è ormai cenere,
piangiamo.
Inizierò il mio canto, come la rondine
lancia ai suoi piccoli lo strido acuto.

Nessun commento:

Posta un commento