E' un dio che non dorme
e si affaccia agli occhi
del prigioniero e della sua sentinella.
E' un dio che ci vede a occhi chiusi,
una palpebra d'aria, l'altra di acqua,
e non crede in noi.
E' un dio letterario
scritto giorno dopo giorno dalla sete,
la sconfitta e la voglia
di fuggire, inutilmente sempre,
dall'io e dalla sua spietata tirannia.
L'orizzonte, madre degli orfani,
dio dei miscredenti.
Una poesia di Cornelis Vreeswijk:
RispondiEliminaQualcuno va con le scarpe rotte
Perchè è così?
Al padre che è nei cieli forse piace così.
Il padre che è nei cieli fa sempre sonnellini.
E chi se ne frega di un paio di scarpe rotte quando sei vecchio e stanco?
E che t'importa di come vanno i giorni.
Vanno per conto loro.
Cittadino. Tra cento anni non esisti più.
Chi se ne frega di come passano le notti.
A me non frega nulla.
A me importa solo se il io viso si nasconde tra i capelli del mio amore.
Io sono pieno di dubbi. Non valgo molto.
La morte mi spia da dietro l'angolo e mi prende quando vuole lei.
Qualcuno va con le scarpe rotte.
Fino a ch smettono di camminare.
Il diavolo dall'infermo si farà una bella risata!
Buona serata
Kristin