
[...] Per quanto concerne quell'enorme miscuglio di sètte, indegno della religione, che si pretende abbia origine dalla tolleranza, affermo che si tratta del male minore e meno vergognoso per il cristianesimo, in confronto ai massacri, ai patiboli, ai saccheggi e a tutte le crudeli esecuzioni capitali con i quali la Chiesa romana ha cercato, senza riuscirvi, di conservare l'unità. Ognuno che sappia rientrare in se stesso e consultare la propria ragione sarà piú urtato leggendo nella storia del cristianesimo questa lunga serie di delitti e di violenze di quanto potrebbe esserlo vedendo la religione divisa in mille sètte; quando si rendesse conto che è umanamente inevitabile che gli uomini concepiscano in secoli e paesi diversi le dottrine della religione in modo diverso e interpretino variamente ciò che è suscettibile di interpretazioni varie. Tutto ciò deve dunque urtarci meno che non il vedere un uomo torturarne un altro per fargli ammettere opinioni che non condivide, fino a condannarlo al rogo in caso di rifiuto. Quando si riconosce che non siamo padroni delle nostre idee e che una legge eterna ci proibisce di tradire la nostra coscienza, non si può che fremere di orrore per coloro che straziano il corpo di un uomo perché costui professa certe idee invece di certe altre o perché vuole seguire i lumi della sua coscienza; è cosí che i nostri operatori di conversioni per cancellare uno scandalo del cristianesimo ne creano uno assai piú grande.
[...] Cosí la vera religione non può intraprendere secondo giustizia contro le false quelle stesse azioni che essa troverebbe ingiuste se perpetrate da queste ultime nei suoi confronti; di modo che quando anche fosse vero (il che non è) che la Chiesa romana sia la religione vera essa non potrebbe, se non violando la giustizia, toglierci i nostri bambini né quelli degli ebrei o dei turchi dal momento che non può disconoscere che se noi portassimo via i bambini dei cattolici per istruirli nella nostra religione commetteremmo un'ingiustizia palese. Il dire infatti, come molti fanno, che la violenza perpetrata ai danni dei nostri bambini si volge a loro profitto perché li salva dall'inferno non significa nulla; perché gli Inglesi, i Turchi, gli Ebrei che rapissero i bambini cattolici potrebbero difendersi con lo stesso argomento non essendo essi meno persuasi che ci si danna al di fuori della loro religione di quanto non lo siano i membri della Chiesa romana.
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