venerdì 13 gennaio 2012

"Noi siamo già l'oblio che saremo" di Jorge Luis Borges (forse)

Noi siamo già l'oblio che saremo.
La polvere essenziale che ci ignora,
e che fu il rosso Adamo, e che è adesso
tutti gli uomini, e che non vedremo.

Noi siamo già nella tomba tra le due date
del principio e della fine, la bara,
l'oscena corruzione e il sudario,
i riti della morte e i lamenti.

Non sono l'insensato che si afferra
al magico suono del suo nome;
penso con speranza a quell'uomo

che non saprà che fui sulla terra.
Sotto l'indifferente azzurro del cielo
questa meditazione è un sollievo.



il 25 agosto 1987 Héctor Abad Gomez, medico, intellettuale, attivista del movimento per i diritti civili, viene ucciso a Medellin dagli squadroni della morte; nella sua tasca il figlio trova un elenco di uomini che rischiano di essere uccisi - tra cui naturalmente c'è quello del medico "scomodo" - e questo sonetto firmato JLB; l'attribuzione a Borges è però molto controversa...

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