venerdì 22 marzo 2013

"Quintessenza" di Yiannis Ritsos


Di tutto quel che abbiamo letto, ci è rimasto soltanto
il messaggero che picchiava
il battente di bronzo del tempio, - non ciò che disse
e neppure il re che sventolava irato
le sue maniche larghe. Solo il rumore del battente
rimbombava sotto le arcate oscure
e nel piedistallo cavo della statua in legno
della Dea dei Cervi, che ora, dopo il furto,
viaggiava sulla nave verso Atene -
il rumore del battente col rumore dei remi.
Per fortuna, - disse - ci restano certe cose,
consolatrici, immutabili, unite,
come se fossimo anche noi immutabili.

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