giovedì 21 settembre 2017

da "Emilio o dell'educazione" di Jean-Jacques Rousseau

Scrivendo mi è venuta cento volte alla mente la stessa riflessione: è impossibile attribuire sempre lo stesso significato alle stesse parole. Non esiste una lingua così ricca da fornire tanti termini, giri di parole e frasi quante sono le sfumature che le idee possono assumere. Il metodo che consiste nel definire tutti i termini e nel sostituire sempre il definito con la definizione è suggestivo, ma inattuabile. Nonostante tutto, credo che si possa essere chiari a dispetto della povertà della nostra lingua, non attribuendo sempre la stessa accezione alla stessa parola, ma facendo in modo che, ogni qual volta si usi quella parola, il suo significato sia contestualmente determinato dalle idee che le si riferiscono e che ogni periodo in cui la parola si trova le serva, per così dire, da definizione. Non credo per questo che il mio pensiero sia contraddittorio, ma non posso non convenire che mi contraddico spesso nelle espressioni che uso.

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