
267. Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano. È ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?
277. Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce: lo si osserva in mille cose. Io sostengo che il cuore ama naturalmente l'essere universale, e naturalmente se medesimo, secondo che si volge verso di lui o verso di sé; e che s'indurisce contro l'uno o contro l'altro per propria scelta.
374. L'uomo non è che una canna, la più debole della natura; ma è una canna che pensa. Non è necessario che l'universo intero si armi per distruggerlo: un vapore, una goccia d'acqua bastano per ucciderlo. Ma, quand'anche l'universo lo distruggesse, l'uomo sarebbe sempre più nobile di ciò che l'uccide, perché sa di morire e del vantaggio che l'universo ha su di lui; l'universo non sa nulla.Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero. È questa la via per innalzarci, e non attraverso lo spazio o la durata, che non saremmo in grado di riempire. Impegniamoci dunque a ben pensare: ecco il principio della morale.
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