domenica 2 ottobre 2016

Verba volant (308): genere...

Genere, sost. m.

Sarebbe indubbiamente più di moda che questa definizione fosse dedicata alla parola gender - avrei certamente più lettori - ma visto che in italiano esiste un termine che ha proprio lo stesso significato, mi pare stupido usare l'inglese.
Una tranquilla giornata di vacanza. Zaira ed io siamo seduti sul battello che ci riporta a Cannobio, nei posti a prua per ammirare il panorama del lago. Si siede accanto a noi una mamma, ci saluta: già intuiamo che non è italiana. C'è con lei suo figlio, avrà circa quattro anni, lo tiene sulle ginocchia e visto che il bambino tende ad agitarsi - a quell'età in genere non apprezzi il panorama - la mamma tira fuori dalla borsa un libricino cartonato, che il bambino comincia a sfogliare - evidentemente è qualcosa che conosce e gli piace -  e si tranquillizza: sono proprio stranieri. Butto un occhio alle illustrazioni del libro: è qualcosa del tipo "cosa fare da grande", i "libri dei mestieri", ma non si tratta dei consueti lavori: il pompiere, l'astronauta o il cowboy - peraltro nessuno dei miei compagni delle elementari, nonostante le nostre letture di allora, oggi fa l'astronauta o il cowboy. Il libro racconta di un bambino che studia danza classica e infatti nell'ultimo disegno ci sono un gruppo di piccoletti, maschi e femmine, in calzamaglia, che fanno gli esercizi alla sbarra. Sono alieni.
A questo punto Giovanardi si sarebbe già buttato a mare o meglio avrebbe buttato a mare quella madre sciagurata, Francesco avrebbe tirato fuori l'acqua benedetta per fare uscire da quel corpo il demone gender che evidentemente vi alberga.
Avrei voluto ringraziare quella mamma straniera. Dal momento che non parlo forestiero, ho ricominciato a guardare il panorama. Francamente non ho ancora capito cosa sia esattamente questa cultura gender di cui dovremmo aver paura, sotto cui sta per crollare l'intero sistema dei valori del mondo occidentale. Non so neppure quali sarebbero questi fantomatici valori occidentali: andare a puttane? picchiare la moglie? fare sesso con i bambini?
Quel libricino è gender? Forse verrebbe vietato in molte scuole, forse i preti vorrebbero bruciarlo in piazza, eppure a me non sembrava così pericoloso. Racconta semplicemente di un bambino che impara a ballare, insieme ai suoi coetanei, femmine e maschi.
Il bambino che ha sfogliato quel libro diventerà un ballerino omosessuale per aver visto quelle figure? Nonostante in casa mia ci fossero diversi libri dedicati allo spazio - un topos per noi bambini cresciuti in famiglie comuniste - non sono diventato un astronauta e probabilmente quel bambino non diventerà un ballerino, ma più probabilmente un impiegato dell'anagrafe di Amburgo o di Rotterdam. E forse non diventerà neppure gay, magari si sposerà e avrà quattro o cinque bambini, proprio come vorrebbero Giovanardi e il papa. Ma forse, anche grazie a quel libricino, imparerà a rispettare i suoi coetanei omosessuali e imparerà a rispettare le donne, perché saprà che non ci sono lavori da maschio e da femmina. O forse quel bambino diventerà uno str...zo come Giovanardi, nonostante quel libro.
Perché non è importante come sei nato, maschio o femmina, ma importano le cose che ti insegniamo e il rispetto per le altre persone è qualcosa che ti dobbiamo insegnare. Oggi facciamo di tutto per non insegnarlo, anzi cerchiamo di insegnarti proprio il contrario: che avrai successo quanto più non rispetterai gli altri, a partire dalle donne e da quelli che ti diranno che sono diversi da te. Ti insegneremo a prendere in giro un maschio che vuole fare danza, ti insegneremo tutta una serie di parole offensive per etichettarlo e tu sarai tronfio del tuo essere "normale", secondo le categorie dettate dalla tua religione, dal tuo partito, dalla tua famiglia. Sinceramente spero riuscirai a resistere allo schifo in cui vorremmo farti vivere e che conserverai quel libricino colorato, che tanti oggi vorrebbero impedirti di leggere.

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