domenica 8 novembre 2009

Considerazioni libere (26): ancora a proposito di precarietà...

Continuo la storia che ho raccontato in due precedenti "considerazioni", per la precisione la nr. 18 e la nr. 22.
Grazie a questa vicenda ho fatto una scoperta interessante, che provo a condividere con voi: così come in natura esistono animali "specializzati" nel ripulire le carcasse dopo che i predatori si sono presi i migliori pezzi di carne, così nel sistema economico italiano può esistere una società di capitali specializzata nell'acquisire aziende in via di fallimento, o ridotte allo stremo da amministratori di scarsa capacità o peggio di dubbia moralità, con il solo compito di svolgere il lavoro "sporco", principalmente quello di mandare a casa i lavoratori.
Il meccanismo è di una semplicità diabolica: provo a riassumere, facendo anche qualche nome, per rendere il più possibile chiara una situazione che chiara, purtroppo, non è. L'imprenditore novarese Fabrizio Cazzago ha costituito alcuni anni fa un'importante società nel ramo contact center, Phonemedia, con 6.500 dipendenti e una quindicina di sedi operative in tutta Italia. Questa azienda ha sempre continuato a incassare le fatture da parte dei propri clienti, inoltre ha ricevuto finanziamenti europei da parte di alcune Regioni, specialmente del sud, destinati al sostegno dell'occupazione; a Catanzaro Phonemedia è una delle realtà produttive più grandi della città. Nonostante tutto questo, da gennaio del 2009 l'azienda ha cominciato a pagare in ritardo gli stipendi, fino a sospenderli nel mese di agosto, e non ha versato tutti gli oneri contributivi dovuti. Poco prima che la situazione degenerasse - anche perché i clienti, tra cui alcuni enti pubblici e grandi aziende nazionali, richiedevano la presentazione delle attestazioni del regolare pagamento degli stipendi e dei contributi - lo stesso Cazzago si è dimesso da ogni carica sociale e ha venduto la società, impegnando queste nuove risorse per aprire altre società nel ramo dei rifiuti.
A questo punto entra in esce una nuova società, Omega, che è proprio l'azienda "sciacallo", incaricata della liquidazione, più o meno volontaria, dei lavoratori. Per conoscere chi sono gli effettivi proprietari di questa società bisogna ricostruire una complicata rete di intrecci societari, che portano a due fratelli, Antonangelo e Salvatore Liori, e a Claudio Marcello Massa, già noti alle cronache giudiziarie per reati finanziari, tra gli altri il crac della cartiera Arbatax 2000. Una delle società di questa complicata ragnatela finanziaria ha sede a Londra ed è controllata da Daniele D'Apote, accusato di legami con l'ndrangheta calabrese.
Tra l'altro, Omega non si è limitata ad acquisire Phonemedia, ma nei mesi precedenti ha già comprato da Eutelia la società Agile, in cui gli stessi amministratori di Eutelia avevano precedentemente trasferito circa 1.800 lavoratori considerati evidentemente come un esubero. Tra le clausole del contratto di vendita è espressamente previsto che Omega non debba in nessun caso rivalersi su Eutelia, ad esempio per quel che riguarda le liquidazioni maturate dai lavoratori.
A questo punto Omega, pur avendo quasi diecimila lavoratori in più, non presenta alcun piano industriale, non partecipa ad alcun tavolo di crisi convocato dal Ministero per lo sviluppo economico, se non per dare generiche rassicurazioni sul pagamento degli stipendi, peraltro regolarmente disattese. Gli stipendi non vengono pagati, le commesse vengono man mano perdute, a causa delle inadempienze della proprietà, gli enti pubblici minacciano di richiedere indietro i finanziamenti. Intanto i lavoratori provano a sopravvivere, cercano altri lavori, usufruiscono di alcuni aiuti da parte degli enti locali. I contratti a progetto e i contratti a tempo determinato scivolano verso la scadenza. La società continua a non parlare. Per una strana coincidenza - nessun sospetto, una semplice coincidenza - alcuni giorni fa hanno parlato due persone estranee all'azienda, che non si sono identificate, e hanno minacciato un sindacalista Cgil di Catanzaro, invitandolo a non seguire più la vicenda Phonemedia.
Fin qui alcuni fatti; mi piacerebbe trarre una morale da questa storia, ma temo sia eccessivamente amara. Finora gli unici che stanno pagando sono i lavoratori, predatori e sciacalli prosperano.

2 commenti:

  1. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre, il precedente proprietario di Agile, tal Samuele Landi, ha guidato una squadra di vigilantes per sgomberare i locali della sua ex azienda, dove i lavoratori in lotta cercano, con l'occupazione, di salvare il proprio posto di lavoro. Per fortuna c'era una troupe televisiva ed è arrivata prontamente la polizia. Prove di squadrismo.

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  2. attenzione!!!!!!!!!!! il dr. Massa è un bugiardo patentato. Ho avuto modo, purtroppo, di conoscerlo. E' una persona falsa e bugiarda

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