lunedì 30 novembre 2009

"Una notte" di Umberto Saba


Verrebbe il sonno come l'altre notti,
s'insinua già tra i miei pensieri.
Allora,
come una lavandaia, un panno, torce
la nuova angoscia del mio cuore. Vorrei
gridare, ma non posso. La tortura,
che si soffre una volta, soffro muto.

Ahi, quello che ho perduto so io solo.

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