Oggi voglio raccontare una piccola storia italiana, che - almeno a mio parere - non ha avuto l'attenzione che meriterebbe.
Ravello è una splendida cittadina della provincia di Salerno, uno dei moltissimi tesori italiani, tanto che l'Unesco ha dichiarato Ravello e la costiera amalfitana patrimonio dell'umanità. La città ospita ogni anno il Festival di Ravello, dedicato a Wagner, che proprio in un soggiorno nella località campana trasse l'ispirazione per comporre il suo ultimo capolavoro, il Parsifal, e che è solo uno dei tanti turisti illustri che si è innamorato di questo luogo.
Dal 2002 il presidente della Fondazione Ravello è il sociologo Domenico De Masi che è riuscito a rilanciare il Festival, grazie anche alla sua capacità di raccogliere contributi privati: questo appuntamento culturale infatti ha un bilancio che vive per il 66% grazie a sponsor privati e per il 34% con fondi pubblici, un caso unico nel Sud. De Masi si è proposto un altro ambizioso progetto, realizzare a Ravello un grande auditorium, un luogo in cui avviare, non solo nei mesi estivi, un'attività culturale capace di attirare turisti in quel comune che, pur avendo solo 2.500 abitanti, conta diciotto alberghi, di cui cinque a cinque stelle. Oscar Niemeyer, uno dei più importanti architetti del mondo, il "padre" di Brasilia, ha realizzato gratuitamente il progetto di questo auditorium e la Fondazione ha ottenuto dall'Unione europea 18,5 milioni di euro necessari per realizzare l'opera.
A questo punto sono iniziati i contenziosi. Nei primi sei anni chi sedeva all'opposizione in Consiglio comunale ha fatto di tutto per non far realizzare l'opera e si è costituito un comitato contro l'auditorium, sostenuto anche da Italia Nostra. Sono partiti esposti, si sono svolti diversi processi e i lavori sono stati più volte sospesi. Nel febbraio del 2005 infine il Consiglio di Stato ha dato il via libera ai lavori che sono terminati nel 2009. Oggi la sala può piacere o non piacere, affascinare o apparire uno sfregio, ma è una realtà da 18.5 milioni di euro. L'auditorium è stato anche inaugurato, ma ora è chiuso, anzi rimarrà chiuso proprio per l'edizione 2010 del Festival, che si inaugura il 1 luglio con uno spettacolo in cui si esibiranno John Malkovich e la Wiener Akademie.
Nel frattempo è diventato Sindaco chi fino a pochi mesi fa si era opposto alla realizzazione dell'auditorium. Il 2 ottobre del 2009 il sindaco Imperato ha sottoscritto un atto di comodato con cui il Comune affidava alla Fondazione la gestione della sala; la Fondazione aveva già preparato un cartellone prevedendo quattro festival, uno per ogni stagione e un piano industriale che prevede il pareggio nei primi due anni di attività. Ma il 22 aprile di quest'anno il Consiglio comunale, compreso lo stesso Sindaco Imperato, ha bocciato questa convenzione, decidendo di costituire una propria società di gestione: evidentemente qualcuno ha colto le potenzialità economiche della struttura. Nel frattempo i Vigili del fuoco non hanno ancora concesso l'agibilità e il Comune non ha particolare fretta, visto che prima vuole risolvere la partita della gestione.
Così a Ravello c'è un'auditorium, progettato da uno dei più grandi architetti del mondo e costato 18,5 milioni di euro, che nessuno sta utilizzando. Ogni altro commento mi pare superfluo.
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