sabato 15 giugno 2013

"La morte prende le stelle della notte per ferite con le croste" di Gökçenur C.

La morte gestisce una bottega al Gran Bazar, in via Fesçiler,
La morte crede che una parola inglese ogni tanto faccia molto cool,
La morte cerca di nascondere a tutti l'esistenza di zebre candide,
La morte fa un giro di backgammon con il tempo,
La morte sussurra la formula della bellezza all'orecchio dei cavalli,
La morte muore di paura perché non sa il suo vero nome,
La morte ha gli occhi grigi, non lo ricorda ma un tempo erano blu,
La morte parla agli uccelli, suoi unici amici, senza capirli,
La morte ama più di Siddharta la puttanella dei giardini di gelsomino, Yosadhara,
La morte sogna di sommare previdenza sociale, previdenza aggiuntiva e andarsene in pensione,
La morte, lucciola bionda, impara qualcosa da chiunque tocchi,
La morte non gradisce l'idea di trasferirsi in campagna,
La morte dice a Cüneyt ho visto tuo padre sta bene e ti bacia,
La morte tiene un diario ma non segna le date,
La morte dona ai partenti del defunto mantelli di oblio,
La morte non prende sonno la sera se prima non beve, preferisce la sambuca all'anisetta,
La morte è una creatura abitudinaria, si spazzola i denti col sale,
La morte fa un prestito per saldare il debito della carta di credito,
La morte fa un lavoro che non ama,
La morte colleziona cartoline del castello di Van,
La morte prende le stelle della notte per ferite con le croste,
La morte ce l'ha a morte con Dio ma prima di dormire non esita a recitare tre kulluvallah e una fatiha,
La morte sottolinea i suoi passaggi preferiti,
La morte perde le staffe con chi chiede "perché io?",
La morte ormai non si vergogna più di piangere,
La morte si è confusa tra noi, e come uno di noi tira a campare.

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