lunedì 9 gennaio 2017

Verba volant (338): giravolta...

Giravolta, sost. f.

Gira, giravolta, gira un'altra volta... cantavamo da bambini. Qualcuno continua a canticchiarla.
Mi tocca ridirlo, perché anche i miei lettori hanno spesso poca memoria: io non sono un sostenitore del Movimento Cinque stelle e quindi mi interessa assai poco in quale gruppo sono stati, sono e saranno iscritti gli europarlamentari eletti da quel partito. Prendo atto che ora hanno deciso, nel giro di una notte - o poco più - di lasciare il gruppo che avevano formato con l'Ukip per entrare in quello dei liberali di Alde, una formazione di destra - infatti tra gli italiani ci sono stati i radicali e Monti e Rutelli e un bel po' di personaggi di questa risma - fortemente europeista: un passaggio piuttosto brusco dalle formazioni decisamente euroscettiche con cui fino ad ora si era accompagnato il partito guidato da Beppe Grillo. Sono rimasti a destra, ma sono passati dalla destra impresentabile a una decisamente più presentabile. Io, lo sapete, sono un vecchio comunista e non ho simpatia né per gli uni che per gli altri, anzi forse mi stanno perfino un po' più anticipatici quelli presentabili, perché comunque sono più pericolosi.
E' buffa una cosa però. I più "autorevoli" giornali italiani due anni fa hanno detto di tutto quando Grillo ha deciso di fare un gruppo con i camerati di Farage: se ne avete voglia, andate a prendere i giornali di quei giorni e leggerete decine di commenti, assolutamente sdegnati, per quella decisione. Anch'io, nel mio piccolissimo, non apprezzai quella scelta, perché mi parve un brutto segnale e contraddittorio con una parte delle persone che votano e militano in quel partito. Ora che quel vulnus è stato finalmente sanato gli stessi autorevoli commentatori dovrebbero essere contenti - io, che autorevole non sono mai stato, sono contento, perché comunque l'Ukip continua a essere una pessima compagnia - invece tuonano contro la scelta di Grillo. Compagni del Corriere, guardate che Grillo è venuto con voi, è venuto dove c'è già quell'agit-prop di Monti. Non sarebbe più onesto, cari autorevoli commentatori, che diceste, in maniera chiara, che i vostri padroni vi pagano per parlare male del Movimento Cinque stelle? Comunque io riesco a parlarne male, anche se nessuno mi paga.
Francamente mi preoccupa che il secondo partito italiano - o forse già il primo - possa decidere così facilmente, da un momento all'altro, di cambiare la propria collocazione all'interno del parlamento europeo, anche solo per ragioni puramente tecniche e regolamentari. Ma mi preoccupa anche il livello della discussione che non riesce a stare nel merito, ma immediatamente trascende, perché bisogna comunque dare addosso ai pentastellati. Peraltro è la tattica migliore per farli vincere, come ha dimostrato nei mesi scorsi Trump, che ha avuto un tale successo anche perché tutti i giornali "autorevoli" si sono schierati contro di lui. O forse qualcuno sta lavorando per far vincere Grillo e i grillini? Una brutta prospettiva per qual barlume di sinistra che ancora si arrabatta in questo paese. Come finiva quella canzoncina? Ah sì: tutti giù per terra...

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