Ma partiamo dall’inizio, dal 1923, ossia dal suo primo film documentato, intitolato Hollywood, che sicuramente non avete mai visto, perché è uno dei tanti film perduti dell’epoca del muto. Allora si usavano pellicole al nitrato, un materiale altamente infiammabile, e gli incendi nei magazzini delle case di produzione, anche le più grandi, erano piuttosto frequenti. E poi non c’era una particolare cura nella conservazione, anzi, quando si è passati al sonoro, gli studios si sono via via sbarazzati di tutto quel materiale che prendeva posto e per loro era solo un costo improduttivo. Hollywood è stato prodotto dalla Famous Players-Lasky Corporation e diretto da James Cruze, uno dei pionieri della settima arte. La trama è esile, ma divertente. Angela è una ragazza dell’Ohio che sogna di fare l’attrice e vuole andare a Hollywood, i suoi familiari sono preoccupati e così decidono che suo nonno Joel la accompagnerà. Arrivati nella città del cinema Angela e Joel incontrano tutti i loro beniamini e infatti in questo film appaiono tutti gli artisti sotto contratto per lo studio, da Mary Astor a Charlie Chaplin, da Gloria Swanson a Douglas Fairbanks, da Mary Pickford a Will Rogers. Appare perfino “Fatty” Arbuckle: è il primo film che il celebre comico interpreta dopo lo scandalo per la tragica morte di Virginia Rapp. Angela fa un provino dopo l’altro, ma non ottiene una parte, è invece Joel a essere ingaggiato dal regista William C. de Mille, il fratello maggiore di Cecil B.. E all’improvviso il nonno diventa una star. I parenti rimasti in Ohio, non avendo notizie di Angela e di Joel, partono tutti per Hollywood e, una volta arrivati, ciascuno di loro finisce per apparire in un film, perfino il pappagallo di casa diventa una star. Solo Angela non viene mai scritturata. Rinuncia al suo sogno e accetta di sposare Lem, il suo eterno fidanzato, che l’ha raggiunta e che ovviamente ha già girato un film. Da quel loro matrimonio nascono due gemellini: anche loro naturalmente finiranno per essere “assunti” dallo studio. Bess interpreta una delle parenti di Angela.
La giovane attrice ha venticinque anni, è nata il 23 novembre 1898 a Sherman, nel Texas. Un anno prima, dopo aver preso “in prestito” i soldi che la madre custodiva nella zuccheriera, è scappata di casa con l’intenzione di andare a fare l’attrice a New York, ma quando arriva in stazione a Dallas vede un manifesto che pubblicizza le arance della California e così decide di andare a Hollywood. E, a differenza di Angela, riesce quasi subito a fare la comparsa per due film della Metro, di cui però non sappiamo nulla. Poi c’è Hollywood e sempre nel 1923 si sposa con Cullen Tate, l’aiuto regista di Cecil B. DeMille in diversi film, tra cui la prima versione de I dieci comandamenti. È un anno importante per lei: è anche nel cast di La donna di Parigi, il primo film che il suo amico Charlie Chaplin può produrre in maniera indipendente, con la United Artists.
Andiamo avanti di quarantun’anni: al cinema si può fare. È il 1964, la Columbia produce un film scritto e diretto da David Swift intitolato Good Neighbor Sam, che in Italia conosciamo con il titolo Scusa, me lo presti tuo marito?, una divertente commedia con Jack Lemmon e un’incantevole Romy Schneider. Sam fa il pubblicitario e ha un capo, interpretato dal celebre caratterista Edward Andrews, che ovviamente deve avere una moglie, un ruolo perfetto per una signora distinta ed elegante come Bess. E questa è la sua ultima apparizione in un film.
Tra Hollywood e Scusa, me lo presti tuo marito? Bess Flowers compare in più di trecentocinquanta film, di cui cinque hanno vinto l’Oscar e diciotto hanno ottenuto la nomination: e davvero nessuno è apparso in così tanti film “nominati”. E infatti lei è “The Queen of the Hollywood Extras”, ossia degli attori che di mestiere fanno le comparse. Nel corso degli anni diventa una dress extras, perché lei arriva negli studi e nei teatri di posa già vestita per il ruolo richiesto. Ed è una cosa molto apprezzata dalle case di produzione perché così si risparmia sia nei tempi di lavorazione che ovviamente nei costumi di scena. Bess ha un guardaroba molto assortito, quando in un film c’è una cena ufficiale, una prima a teatro, un ricevimento, potete stare sicuri che Bess c’è, perché ha sempre il vestito adatto. E se serve una segretaria, una commessa, una semplice passante, lei è pronta, perfettamente calata nel ruolo, qualche volta deve anche dire una o due battute, ma per lo più appare accanto al protagonista di turno. Bess è una donna piuttosto alta, bella, elegante in maniera naturale e registi come Frank Capra e Alfred Hitchcock chiedono espressamente di lei quando preparano i cast dei loro film.
I “suoi” Oscar sono per Accadde una notte del 1934 di Frank Capra, il primo film a vincere tutte e cinque le statuette più importanti (film, regia, sceneggiatura, attore ed attrice protagonisti) con Clark Gable e Claudette Colbert; L’eterna illusione del 1938, ancora di Capra, con James Stewart, Jean Arthur e il vecchio Lionel Barrymore; Eva contro Eva del 1950, con la coppia di regine Bette Davis e Anne Baxter; Il più grande spettacolo del mondo del 1952, con la regia di DeMille; Il giro del mondo in 80 giorni del 1956, con, oltre a Shirley MacLaine e David Niven, quaranta camei di grandi star del cinema. Un appassionato di musical come me deve citare due grandi classici del genere: Cantando sotto la pioggia e Spettacolo di varietà. Hitchcock la vuole in Notorius, Il delitto perfetto, La finestra sul cortile, Caccia al ladro , La donna che visse due volte, Intrigo internazionale. Bess è nel cast di alcune comiche di Laurel e Hardy, Una notte all’opera, Ninotchka, La fiamma del peccato, Gilda, Il grande sonno, Il padre della sposa, Gli uomini preferiscono le bionde, Il gigante, Vincitori e vinti: si può scrivere la storia del cinema leggendo l’elenco dei film in cui è apparsa. Certo molti non sono capolavori, molti possono essere dimenticati, ma Bess c’è sempre.
Poi c’è la televisione. Tra gli anni Cinquanta e i Sessanta fa la comparsa in decine di telefilm, tra cui ben tredici episodi di Perry Mason, interpretando sempre ruoli diversi. Ed è anche negli spot pubblicitari della Chevrolet. Ma Bess non è una che accetta tutti i ruoli. Un giorno si presenta per chiedere una parte e il produttore la fa entrare, mentre tiene i piedi sulla scrivania: non è così che si riceve una signora, secondo Bess, che se ne va sbattendo la porta. E nel 1945 mette in gioco la sua esperienza partecipando alla fondazione alla Screen Extras Guild, il sindacato delle comparse, di cui sarà per diversi anni vicepresidente.
La vita di Bess è il cinema. Il matrimonio con Cullen dura solo cinque anni. Si sposa una seconda volta nel 1929, ma divorzia dopo un anno. Ha una sola figlia Patricia E. Tate, morta prima della madre, nel 1972. Bess è morta il 28 luglio 1985 in una casa di riposo per lavoratori del cinema a Woodland Hills, vicino a Santa Monica. La regina delle comparse diceva di sé: “Ho voluto essere un individuo, sempre, mai uno del mucchio”.
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