sabato 17 settembre 2016

Verba volant (306): picchetto...

Picchetto, sost. m.

Fa molto "moderno" - o cool, come dicono i fondamentalisti dell'inglese - fare i nostri acquisti on line, perché vogliamo comprare tutto e sempre, a qualsiasi ora del giorno e della notte e in qualunque giorno della settimana, e vogliamo che quello che abbiamo ordinato ci arrivi subito e vogliamo che quella spedizione ci costi pochissimo: è la new economy. Poi ci dimentichiamo che per far funzionare la new economy servono le persone, servono i facchini che scaricano e caricano i camion, una roba molto poco moderna, molto old economy. L'omicidio di Abd Elsalam Ahmed Eldanf - che i suoi amici chiamavano Salam - ci ha ricordato all'improvviso questa verità, che fanno di tutto per nasconderci.
Sulla morte di Salam ci sono due versioni: quella dei lavoratori e quella dei padroni. Come immaginerete io tendo a credere alla prima. Probabilmente quella ufficiale diventerà la seconda, perché la polizia e i magistrati sono più amici dei padroni che della verità e, già poche ore dopo l'omicidio di Salam si sono affrettati a dire che quella notte non c'era alcuna manifestazione, che tutto si stava svolgendo normalmente. Sarebbe da chiedersi perché, se non c'era alcuna manifestazione, c'era là la polizia, forse a regolare il traffico. Al di là di come è andata, l'omicidio di Salam - perché comunque questo nostro fratello egiziano è morto, questo non riescono a negarlo neppure i padroni - ci mette di fronte a questa situazione drammatica.
Un settore vitale della nostra economia - vecchia o nuova poco importa - è gestito in forme ottocentesche. Mentre noi stiamo qui a discutere di come vogliono modificare la Costituzione, là fuori c'è un mondo fermo a quando la Costituzione neppure c'era, a quando non c'erano regole e tutele, un mondo in cui sopravvive solo il più forte e dove il più debole muore, tanto c'è una massa di deboli pronti a prendere il suo posto. Gran parte della logistica nel nostro paese vive di questo: il cottimo istituzionalizzato, le paghe sempre più basse, l'organizzazione di cooperative di facciata, lo sfruttamento sistematico dei lavoratori stranieri, facendo leva sui loro bisogni e spesso alimentando una competizione tra gruppi etnici diversi. Quando gli operai si organizzano per reclamare i loro diritti vengono licenziati, basta chiudere la cooperativa, cambiandole nome e sono già pronti altri a sostituirli. E adesso, perché hanno ucciso Salam, non possiamo far finta di non sapere, perché è da anni che ci spiegano che bisogna facilitare i licenziamenti, che bisogna togliere i controlli alle imprese, che bisogna fare dei sacrifici per far ripartire l'economia. Tutte le leggi fatte in questi anni hanno avuto questo unico obiettivo, così come le cosiddette politiche dell'immigrazione sono servite soltanto a fornire ai padroni una massa di persone ricattabili, con molti bisogni e pochi diritti. In Italia gli stranieri non solo pagano le tasse - e pagano le pensioni agli italiani, compresi quelli razzisti - ma pagano una gabella medievale, molto salata, per ottenere il permesso di soggiorno: una tassa per diventare lavoratori sfruttabili. I padroni non hanno bisogno di lavoratori, hanno bisogno di schiavi e i governi li hanno loro offerti, magari vellicando sul razzismo di noi italiani. Anche perché adesso non sono solo gli stranieri quelli che si arrendono a questi lavori, ma ci sono anche gli italiani, che preferiscono stare zitti, prendere quel po' di soldi che ti danno e lavorare.
Salam era uno di quelli che non voleva stare zitto e - sarà una tragica fatalità - ma tra i molti che quel camion poteva investire in quella improvvida manovra notturna è stato colpito proprio lui. Salam era stato assunto a tempo indeterminato - ogni tanto perfino i padroni devono accettare queste regole barocche, giusto per salvare le forme - eppure lottava insieme ai suoi compagni per i diritti dei tanti suoi colleghi, italiani e stranieri, che erano precari e che stavano per essere licenziati. Salam aveva capito qual era la parte giusta del picchetto. Adesso per qualche settimana i padroni della Gls faranno attenzione, rinunceranno ai licenziamenti - magari in cambio di qualche incentivo statale - ma tra qualche mese tornerà tutto come prima e faranno capire ai rompicoglioni che a tirare troppo la corda si può anche morire. Mentre quelli "bravi", quelli che non vogliono gli aumenti, che non vogliono le malattie, saranno premiati. Magari tra due mesi noi vinceremo il referendum e ci sembrerà di aver conseguito una grande vittoria, ma per quei lavoratori lì, quelli che vivono in un mondo in cui la Costituzione non è neppure arrivata, non importerà un c...o di questo nostro successo. Ovviamente sarà più semplice provare a difendere i diritti di tutti votando NO e sarà praticamente impossibile se vincerà il sì - e per questo i padroni si sperticano a favore di questa soluzione - ma dobbiamo essere consapevoli che se non affrontiamo la condizione di questi lavoratori, se non ci mettiamo nei loro panni, quel nostro NO sarà perfettamente inutile. E Salam, mentre avrebbe potuto stare zitto e usare i suoi risparmi per far crescere i suoi cinque figli, sarà un rompicoglioni che se l'è andata a cercare.
E' ora che anche noi ci mettiamo dalla parte giusta del picchetto.

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